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Riflessioni su "Furore" di John Steinbeck

  Un romanzo ambientato negli anni '30 del '900 che è stato uno dei capisaldi della letteratura americana nonché il più grande successo letterario dell'autore John Steinbeck. Letto in una sola settimana nonostante le 651 pagine, questo libro è secondo me molto attualizzabile, ma vediamo perché. Il romanzo parla della migrazione di una famiglia (i Joad) dall'Oklahoma verso la California, alla ricerca di lavoro dopo lo sfratto eseguito dalle banche proprietarie dei terreni coltivati da anni dalla famiglia. Durante l'esodo la famiglia affronta una miriade di vicissitudini ed avvenimenti non proprio positivi, ma nonostante ciò riesce ugualmente a raggiungere la California dove però troveranno una situazione sociale e lavorativa ben diversa da quella che era stata loro pubblicizzata. Fin dalle prime pagine si capisce in maniera palese come sia strutturato il contesto rurale dell'America centrale e il mutamento socio-economico in atto nella prima metà del '900; la...

L'Olivo

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Di solito faccio delle riflessioni sui romanzi, classici e non, tuttavia oggi mi permetto di "uscire fuori dal seminato" (sempre restando in tema...). Durante il lavoro in campagna mi è capitato di vedere una pianta di Olivo che vive in una condizione un po' particolare e ciò mi ha spinto a fare delle determinate osservazioni che si sono tramutate in mie personali riflessioni. Ma partiamo dal principio; l'Olivo è una pianta sempreverde originaria dell'Asia minore che dal punto di vista botanico ed agronomico è molto affascinante. Ha una crescita piuttosto lenta, tuttavia può raggiungere un'età molto elevata (esistono esemplari millenari) e l'uso dei suoi frutti è a tutti noto. Per certi aspetti può essere definita una pianta immortale...ma perché? Ebbene, un esemplare può essere danneggiato da varie avversità biotiche (basti pensare alla Xylella) e non (come il maltempo) che ne possono compromettere fortemente lo stato vegetativo, tuttavia l'Olivo poss...

Riflessioni su "L'eleganza del Riccio"

 Un libro poliedrico che fa riflettere su varie tematiche, a tratti cinico ma capace di lasciare al lettore vari spunti di riflessione; si può riassumere così questo capolavoro di Muriel Barbery. I personaggi principali sono due, una ragazzina appartenente ad una famiglia di alta estrazione sociale (Paloma) e la portinaia del palazzo in cui abita (Renée); due persone divise dal ceto sociale ma talvolta molto simili per quanto riguarda interessi ed attitudini, talmente compatibili da instaurare un rapporto reso profondo dalla passione per la letteratura e per la discussione di tematiche filosofiche. Alle vicissitudini narrate fa da sfondo un sottobosco sociale composto dall'élite della borghesia parigina, rappresentata da personaggi ricchi materialmente ma poveri d'animo. Molto interessante il personaggio del nuovo inquilino del palazzo, tale Kakuro Ozu, che nonostante le ricchezze possedute è caratterizzato da una certa nobiltà d'animo che lo rende capace di instaurare con ...

Riflessioni su "L'Immortalità" di Milan Kundera

 Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti. Questa frase, pronunciata da Andy Warhol nel 1968,  appare oggi molto profetica e visionaria, infatti nella vita odierna grazie ai mezzi di comunicazione ed i social chiunque può essere ricordato anche per più di un quarto d'ora, e le proprie vicissitudini rimangono talvolta anche per più tempo nei database e nei server, che sono diventati un po' il surrogato della memoria umana. Ma allora, cosa c'entra la fama (anche limitata a soli 15 minuti) con Kundera?  Nell'opera in analisi viene appunto affrontato un concetto (come si evince dal titolo) molto importante e profondo, ovvero quello dell'immortalità. L'autore si concentra molto sull'individualismo di certi personaggi, analizzandone la psiche e talvolta le vicissitudini del loro io, andando a toccare un tema molto sensibile, ovvero la traccia che essi lasceranno nel mondo una volta scomparsi. Prima di affrontare però questo concetto occorre affrontare il tema d...

Riflessioni su "L'Uomo che guardava passare i treni" di Georges Simenon

La storia verte sulle vicissitudini di un brillante impiegato ed esemplare padre di famiglia, Kees Popinga , che da un giorno all'altro stravolge totalmente la propria vita, abbandonandosi ad una totale alienazione e "follia". Inizialmente descritto come un personaggio ben inserito nel contesto sociale, ligio ed abitudinario, le cui giornate sono una fotocopia le une delle altre. Di estrazione sociale piccolo-borghese, ama crogiolarsi nei piccoli sfizi della vita quotidiana, finché un giorno tutto cambia. "Lo straordinario è che lui scopriva che questo suo atteggiamento non era affatto forzato, bensì corrispondeva al suo reale carattere" La caduta della "maschera" avviene quando una sera apprende che la ditta per cui lavorava sarebbe chiusa definitivamente; ingannato dal proprio titolare che fugge simulando il suicidio, vede crollare in un attimo il castello di carte sul quale aveva tirato su la propria esistenza e passa da avere un comportamento calmo...

Riflessioni su "Fiorirà l'Aspidistra" di George Orwell

Dopo esser rimasto colpito dal grande classico "1984" mi sono appassionato sempre di più a questo particolare autore ed oggi parlo di un' altra sua opera, meno conosciuta ma comunque molto accattivante e particolare: sto parlando di "Fiorirà l'Aspidistra". La storia del libro verte sulle vicissitudini di un giovane londinese, apparentemente anticonformista ed appartenente ad una famiglia piccolo-borghese caratterizzata da elementi scialbi e mediocri che conducono una vita di sussistenza, sbarcando il lunario con poche sterline al mese dopo aver dilapidato una somma ricevuta in eredità da un avo. Il giovane protagonista, l’aspirante scrittore Gordon Comstock, conduce una lotta impari contro il denaro e cerca continuamente di sottrarsi alla logica materialista ed alle convenzioni sociali dell'epoca. Tale repulsione del giovane verso tutto ciò è fomentata dal contesto socio-economico, ovvero la Londra degli anni '30 del '900. Stiamo parlando di un ...

Riflessioni su "Il Ritratto di Dorian Gray"

Uno dei classici che ha letteralmente segnato la storia della letteratura internazionale, scritto dall'intramontabile Oscar Wilde. Questo libro, che un po' tutti conoscono per la storia dell'omonimo protagonista Dorian Gray che possiede un ritratto che invecchia al posto suo, ispira delle analisi molto profonde e anche se inizialmente può sembrare la semplice storia di un nobile il cui fisico non è segnato dal trascorrere del tempo (cosa che invece succede al quadro che lo ritrae) in realtà cela varie riflessioni. Il filone narrativo è incentrato prevalentemente sulla figura dell'omonimo protagonista, esteta amante degli eventi mondani, trascorre le sue giornate in un ozio sfarzoso in compagnia di altri nobili. Ciò che lo ossessiona profondamente è la volontà di conservare la propria giovinezza, profondamente idealizzata e considerata come una fase fondamentale (se non essenziale) della vita stessa.  "...avete solo pochi anni per vivere veramente, perfettamente, pi...